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Filo per rosari argentato

Filo in rame argentato per fabbricazione rosari
Prezzo base, tasse incluse0,13 €
Prezzo di vendita0,11 €
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Filo per rosari spessore 0,55 mm

Filo in rame argentato per fabbricazione rosari diametro mm 0,55.
Prezzo al grammo equivalenti a cm 50 circa.
 

 Materiale  Rame
 Forma Filo
 Finitura Argentata
Spessore 0,50 mm
 Uso Rosari fai da te
Peso unità 1 grammo
Lunghezza unità 50 cm
Equivalenza 1 grammo = 50 cm circa
Prezzo unitario €0.09

 

 

 

 

 Con ogni probabilità, il rame è il metallo che l'umanità usa da più tempo: sono stati ritrovati oggetti in rame datati 8.700 a.C. Il nome deriva dal latino parlato aramen (parola già attestata nel 950) per il tardo aeramen, un derivato della voce latina aes che significa "rame" o "bronzo", nomi conservati in altre lingue di origine indoeuropea. Solo più tardi viene sostituito (Plinio) dalla parola cuprum, da cui deriva il simbolo chimico dell'elemento. In epoca romana la maggior parte del rame era estratta dall'isola di Cipro, realtà che veniva sottolineata con il termine aes Cyprium, "rame o bronzo di Cipro".
Dal latino rosarium, "rosaio", a partire dal XIII secolo acquisì il significato religioso indicante le preghiere che formano come una "corona", nell'accezione latina di corona ovvero ghirlanda di rose alla Madonna, è una preghiera devozionale e contemplativa a carattere litanico tipica del rito latino della Chiesa cattolica. Le sue origini sono tardomedievali: fu diffuso grazie alle Confraternite del Santo Rosario, fondate da Pietro da Verona, santo appartenuto all'Ordine dei frati predicatori, tanto che se ne attribuì la nascita a un'apparizione della Madonna, con la consegna del rosario al fondatore dell'Ordine San Domenico.Il primo documento ufficiale della Chiesa cattolica, con il quale venivano stabilite le modalità per la recita del rosario, fu la bolla Consueverunt Romani Pontifices, emanata da papa Pio V il 17 settembre 1569. Non essendo elemento della liturgia della Chiesa cattolica, questa pratica ha subìto notevoli varianti nel corso dei secoli. La preghiera è per tutti, per ottenere grazie e consolazioni per sé e per gli altri, per la diffusione delle buone azioni nel mondo, per la soluzione dei conflitti internazionali, per la conversione e la crescita spirituale. La preghiera, sia comunitaria che da soli, nella stanza di casa o in Chiesa, è un momento di pace e serenità che distoglie dalle preoccupazioni di ogni giornata, è un momento di comunicazione con la Divina Misericordia tramite le preghiere più belle, e tutti possono sperare di ottenere grandi grazie come risulta dall'esperienza non solo di santi e religiosi ma anche di gente comune che ha dedicato questa devozione alla Santa Vergine Maria. La preghiera consiste in quattro serie (chiamate "poste") di cinquanta Ave Maria divise a gruppi di dieci (decine) relative alla meditazione dei "misteri" (eventi, momenti o episodi significativi) della vita di Cristo e di Maria. Il nome indica la "corona di rose", con riferimento al fiore "mariano" per eccellenza, simbolo della stessa "Ave Maria". La versione integrale della meditazione prevede la contemplazione di tutti i quindici misteri e quindi la recita, tra l'altro, di centocinquanta Ave Maria, con l'antichissima e voluta analogia con i centocinquanta salmi del Salterio. Dal 2002, con l'aggiunta facoltativa dei cinque "misteri luminosi", si contano venti "poste" per complessive duecento Avemarie. Il conto si tiene facendo scorrere tra le dita i grani della "corona del Rosario" o "rosario", scritto con l'iniziale minuscola allo scopo di distinguere l'oggetto dalla preghiera.